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NAPOLI: nuovi sopralluoghi della commissione Universiadi agli impianti ristrutturati

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Con la visita di oggi al San Paolo, al Palabarbuto e alla piscina Scandone, la commissione per l’approfondimento e il monitoraggio delle attività relative alle Universiadi 2019 ha avviato il giro di verifiche agli impianti utilizzati per l’evento sportivo del luglio scorso e a quelli per i quali i lavori sono ancora in corso. Presenti al sopralluogo il presidente Vincenzo Moretto e i consiglieri Felaco (Dema), Matano (Movimento 5 Stelle) e Palmieri (Napoli Popolare) accompagnati dalla dirigente del Servizio Grandi impianti sportivi Gerarda Vaccaro. Il 12 settembre sarà la volta del Palavesuvio, Ascarelli, San Pietro a Patierno, Caduti di Brema. Palazzetto Dennerlein e Centro Polifunzionale Soccavo

Terminate le Universiadi 2019, è iniziato il giro di verifiche della commissione Universiadi agli impianti utilizzati per le gare e gli allenamenti della manifestazione sportiva internazionale di luglio e a quelli interessati dagli interventi di ristrutturazione pur non ospitando competizioni. Prima tappa della visita di oggi lo stadio San Paolo dove la commissione, che aveva visitato l’impianto prima della kermesse sportiva, ha potuto verificare la presenza dei nuovi ledwall e il completamento del montaggio dei nuovi sediolini. Alla vigilia della prima partita di campionato casalinga, sono ancora in via di ultimazione gli interventi sugli impianti elettrici e quelli per la realizzazione dei nuovi spogliatoi del Calcio Napoli e per la riqualificazione degli impianti igienici già esistenti. Inizieranno a giorni, invece, dopo la partita di Coppa Campioni contro il Liverpool, gli interventi per la realizzazione dei nuovi bagni, che andranno ad occupare gli spazi delle vecchie buvette. Tempi previsti, secondo i tecnici, 150 giorni. Solo interventi di rifinitura e controllo, invece, quelli ancora in corso al Palabarbuto, che domenica 8 settembre ha già ospitato la partita di Supercoppa di Serie A2 sul nuovo parquet di gioco, circondato dalla tribuna che per le Universiadi è stata ampliata da 3300 a 3890 posti.

Dal 1 ottobre la struttura passerà nella sfera di controllo del Comune, che provvederà attraverso la Napoli Servizi alla manutenzione e alla custodia. Infine, la piscina Scandone, che dopo le Universiadi ritornerà ad ospitare il nuoto internazionale il prossimo 12 e 13 ottobre con l’International Swimming League. Qui sono in corso piccoli interventi di manutenzione alla seconda piscina, realizzata in occasione delle Universiadi per il riscaldamento degli atleti, che ospiterà tutte le attività di addestramento di nuoto e pallanuoto, lasciando la piscina principale al nuoto agonistico e alla pallanuoto di serie A. Sulla questione del tabellone installato per le Universiadi e poi smontato, la commissione ha annunciato approfondimenti con l’Agenzia Regionale Universiadi, anche se l’impianto mantiene in dotazione un altro impianto di dimensioni inferiori che sarà montato in occasione dei prossimi appuntamenti agonistici. Soddisfazione, al termine della visita, è stata espressa dal presidente Moretto e dai consiglieri intervenuti, che hanno condiviso l’auspicio che il Comune riesca ad assicurare nel tempo un adeguato controllo e un’attenta manutenzione agli impianti interessati dagli interventi. Mercoledì 12 settembre, a partire dalle ore 10, si svolgeranno le verifiche agli impianti Palavesuvio, Ascarelli, San Pietro a Patierno, Caduti di Brema. Palazzetto Dennerlein e Centro Polifunzionale Soccavo.

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Napoli

De Luca contesta la qualità degli interlocutori della Meloni. Nel mirino anche il prete Maurizio Patriciello

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NAPOLI – La politica comincia a destarsi dal torpore che troppi anni ha consentito la formazione di enormi falle nel tessuto sociale di alcuni territori. Caivano è solo la punta dell’iceberg. Altri territori vivono gli stessi problemi se non pur più gravi, solo che a differenza del comune gialloverde, questi territori non hanno un prete che gli possa accendere i riflettori dei media e quindi, in un certo senso – anche se a volte sbaglia con le modalità e talvolta con falsi allarmismi e notizie non veritiere attira su di sé l’attenzione – bisogna ringraziare Maurizio Patriciello per aver spinto l’attuale governo a riqualificare il territorio affidandosi ad un Commissario Straordinario, altrettanto eccellente nel lavoro che sta conducendo a Caivano, come Fabio Ciciliano.

Ma questo non significa che i meriti della riqualificazione siano da attribuire a chi ha avuto la possibilità, anche grazie all’abito che indossa, di avvertire le alte sfere del governo del degrado che gli abitanti di Caivano sono costretti a vivere a causa dei vuoti lasciati da una politica clientelare e connivente con la criminalità organizzata egemone.

Comunque è alla politica che ci si rivolge ed è altrettanto la politica a possedere i mezzi e a risollevare le sorti di un territorio. La Chiesa non ha né questo ruolo né se ne può addossare né tanto meno deve sentire l’obbligo di riempire delle lacune sociali che non sono di sua appartenenza.

Figurarsi a vedere un prete che, nel nome di una bonifica effettuata dietro sua segnalazione, sente il bisogno di schierarsi politicamente facendosi vedere, inquadrare e fotografare al fianco della leader di Fratelli d’Italia in piena campagna elettorale per le Europee e rispondere presente all’invito fattogli dalla Presidenza del Consiglio in occasione della conferenza sulla riforma del Premierato di Giorgia Meloni. Fungere da testimonial della destra italiana e promuovere, contestualmente, forse anche a sua insaputa, un probabile scesa in campo della Chiesa attraverso un rapporto istituito col partito politico Fratelli d’Italia.

È quanto – secondo il mio modesto parere – ha imputato alla Premier e a Maurizio Patriciello, ieri sera in una diretta social, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca che con spirito satirico, ha definito il prete del Parco Verde il “Pippo Baudo” dell’area a nord di Napoli con relativa frangetta.

Il senso della diretta del Presidente della Campania era la critica verso chi, appunto, fosse stato invitato ad ascoltare le parole della Premier italiana. Non dei giudici costituzionalisti che potrebbero intervenire in maniera autorevole laddove qualche visione illustrata avrebbe presentato profili di anticostituzionalità ma Iva Zanicchi, Pupo e appunto, il prete Patriciello.

Insomma ad ascoltare le parole della leader della fiamma tricolore, secondo il Governatore De Luca, non sono state invitati proprio personaggi autorevoli e competenti in materia.

Così come il prete, in tutti gli ambiti in cui viene invitato e/o intervistato risulta essere solo un testimonial di spicco ma non un personaggio autorevole su temi che, giustamente e legittimamente, non appartengono alla formazione etica, personale e professionale di un semplice salvatore di anime.

Ovviamente la Premier Meloni non è rimasta a guardare dopo le dichiarazioni social del Governatore De Luca e subito corsa in difesa di Patriciello, tiene ad evidenziare la posizione da “professionista antimafia” del prete caivanese.

Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia nell’allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità – aggiunge la presidente del Consiglio nel suo post su Facebook -. Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno delle istituzioni, De Luca lo deride, e così facendo dà un segnale spaventoso. Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c’è, al suo fianco. Che non è solo. E che gli uomini e le donne che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore, conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici”.

Non tarda ad arrivare la risposta del governatore campano al Presidente del Consiglio, intervenuta in difesa del sacerdote di Caivano. De Luca, quindi, attacca, ponendo l’accento sul vero spirito anticamorra che dovrebbe pervadere uno Statista e facendo riflettere tutti sul fatto che sbloccando i fondi destinati alla Campania e quindi con la formazione di nuovi posti di lavoro, ergo, restituendo dignità alle persone si combatte realmente la criminalità non con i testimonial televisivi, queste le sue parole: “Apprendo con animo turbato e contrito che l’on. Meloni ha trovato “spaventosa” una mia battuta relativa alla sua performance sul premierato, e al carattere propagandistico che l’ha caratterizzata. Sono grato e commosso per l’attenzione”, si legge nel post che anche il Presidente della Regione Campania ha postato sui social: “Ma sono spaventato del suo spavento. Mi aspetterei che il Presidente del Consiglio, oltre che delle fanfaluche, si preoccupasse di sbloccare i nostri fondi di sviluppo e coesione bloccati da un anno, e consentisse così la realizzazione di opere e la creazione di lavoro. Consideriamo questa la risposta più efficace ai poteri criminali”.

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Cronaca

Barra, 46enne perde la vita dopo forte esplosione nel suo garage

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All’ora di pranzo, in un garage di via Cupa Vicinale Bolino, nel quartiere Barra, è stata registrata una forte esplosione.
A 20 metri dal locale, a quanto pare sbalzato per l’esplosione, c’era il corpo senza vita del proprietario, Vincenzo Roselli,  napoletano, classe 1977.

Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia Poggioreale coordinati dalla procura di Napoli per ricostruire la dinamica dell’evento

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Ambiente

Scossa ai Campi Flegrei poco fa, magnitudo 3.7: avvertita anche a Napoli centro

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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata registrata alle 13:25 di oggi, 10 maggio, nella zona dei Campi Flegrei.

L’evento tellurico, si apprende dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stato seguito da una meno forte, alle 13:29, di magnitudo 1.7, sempre con lo stesso epicentro.
Il terremoto, avvertito anche a Napoli, ha provocato apprensione e paura tra i cittadini della zona, ma allo stato non si segnalano danni.

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